Standard sociali nel TVI

Trasporti pubblici

Standard sociali nel TVI

Attualmente, la Svizzera sta negoziando con l’UE sull’accesso al mercato per le compagnie ferroviarie estere nel traffico ferroviario viaggiatori internazionale su rotaia (TVI) verso la Svizzera. Se il nuovo accordo si concretizzerà, transfair si troverà di fronte soprattutto a questioni che riguardano gli standard sociali. È necessario tenere conto delle seguenti considerazioni.

Bruno Zeller
Un'immagine di un treno Green Flix

Sembra che, per alcune richieste da parte della Svizzera, i segnali dell’UE siano favorevoli. Come richiesto anche da transfair, pure in futuro dovrebbero essere possibili cooperazioni nell’ambito del trasporto viaggiatori internazionale a lunga distanza e non solo concorrenza indipendente. Ovviamente, sarebbe importante che questo punto sia menzionato anche nel nuovo contratto.

Anche per quanto riguarda l’integrazione nell’orario cadenzato e nella tariffa vi è comprensione. L’assegnazione dei tracciati ferroviari è invece ancora in fase di discussione. Le attuali eccezioni della Svizzera previste dall’Accordo sui trasporti terrestri del 1999 dovrebbero essere mantenute (TTPCP, divieto di circolare di notte per i camion, ecc.). Per transfair le condizioni di lavoro per eventuali nuovi gestori TVI sono tuttavia un punto cruciale.

Introdurre l’obbligo di stipulare un CCL?

Insieme alla sua organizzazione mantello Travail.Suisse, transfair ha preso in esame le condizioni di lavoro in uso nel settore. In Svizzera, le FFS sono titolari della concessione per il trasporto a lunga distanza e hanno l’obbligo di stipulare un contratto collettivo di lavoro (CCL) con i sindacati. Come prerequisito per una concessione, questo obbligo potrebbe anche essere imposto per legge ai gestori interessati. L’obbligo alla stipulazione di un CCL può essere integrato nella legge sul trasporto di viaggiatori (art. 9 cap. 2 lett. e). Gli stipendi in uso nel settore, nota bene non solo i salari minimi, risultano dai CCL dei tre gestori di trasporto a lunga distanza in Svizzera (FFS, BLS e SOB)

Direttiva UFT e CCL

Su richiesta dei sindacati, l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) esamina a sua volta la fattibilità di un CCL. Dal contesto negoziale, transfair ha appreso che per l’UE sarebbe ipotizzabile o accettata una direttiva dell’UFT per la salvaguardia degli standard sociali. Non appena l’UFT ha elaborato la direttiva, i sindacati saranno coinvolti e invitati a prendere posizione. Per questo caso, Travail.Suisse e transfair hanno preparato chiare proposte che mirano a un CCL. Una semplice direttiva sullo standard sociale non è sufficiente.