Nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità abbia definito già in passato lo stress come uno dei maggiori rischi per la salute del 21° secolo, i fattori che lo causano continuano ad aumentare. Oltre al fatto che serve fare di più a livello politico per prevenire i danni psicosociali legati allo stress, anche noi come individui possiamo apportare il nostro contributo.
Mentre a scuola, ad esempio, ci è stato mostrato come raggiungere le prestazioni richieste, non ci è mai stato insegnato a percepire le nostre esigenze e i segnali (di avvertimento) che ci manda il corpo per rispondere di conseguenza. Esercitare questa percezione aiuta a rafforzare la nostra resilienza in situazioni critiche. Ciò che non abbiamo imparato a scuola, vale la pena apprenderlo ora. Ad esempio iscrivendosi a un corso sull’autopercezione o sul tema gestione dello stress hanno un impatto positivo sulla salute e contribuiscono anche a ritrovare motivazione e gioia. Di questo beneficiano tutti gli ambiti della vita e non da ultimo anche il lavoro.