Chi è Marika?
Marika Schaeren, classe 1972, è nata e cresciuta da madre finlandese e da padre svizzero, immersa tra due culture. Dopo gli studi di storia, etnologia ed economia politica, ha assunto il suo primo vero e proprio impiego come responsabile di progetto al Centro svizzero per le tecnologie dell’informazione nell’insegnamento. Poco dopo, il suo cammino professionale è proseguito in Bolivia, dove per tre anni ha lavorato nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. Nel Paese sudamericano, non solo è nato suo figlio Nils, ma ha anche avuto modo di vedere con i propri occhi quale importanza va attribuita alla tutela dei diritti fondamentali, umani e del lavoro. Rientrata in Svizzera, è diventata mamma per la seconda volta. Solo allora si è resa veramente conto di quante lacune sono presenti nelle strutture svizzere: gli asili nido erano rari e il telelavoro doveva ancora essere inventato. Per 12 anni ha lavorato alle dipendenze di Amnesty International, perfezionandosi permanentemente nell’ambito del fundraising e del marketing. Fino alla fine di febbraio 2023 è stata infine responsabile dello stesso reparto presso la Lega svizzera contro il cancro.
Dare voce alla giustizia, impegnarsi per i diritti del lavoro: sono queste le sue motivazioni per dare il massimo presso transfair. E dato che Marika ama le sfide, apprezza il lavoro di equipe e si impegna anima e corpo per maggiore «coesione», transfair è il posto più che giusto per lei. Infine, grazie al suo modo di fare disinvolto, siamo già preparati al fatto che Marika al mattino presto fiorisce solo dopo una buona tazza di caffè. A proposito di fiorire: il suo giardino è una delle sue grandi passioni, così come lo è anche il tempo che trascorre nella natura – che sia correndo nel bosco, praticando sci di fondo immersa in un paesaggio tutto vestito di bianco o anche tuffandosi in un lago – la danza, le risate e, del tutto fedele alle sue radici, i gialli del Nord Europa.