Indipendentemente dalla decisione dell’esecutivo, per transfair le misure di austerità rimangono inaccettabili. Prima delle vacanze estive, transfair ha inviato al Consiglio federale una lettera per invitarlo a rinunciare alle misure di risparmio nei confronti del personale FFS. A metà settembre 2022, il comitato di categoria di transfair discuterà la nuova situazione.
Le FFS intendono rinunciare del tutto a due delle tre misure di risparmio.
- La ripartizione paritetica (50%-50%) dei premi per i rischi della cassa pensioni. Si tratta di un premio che copre i rischi di decesso e invalidità, il cui importo viene calcolato il base al piano della cassa pensioni; Al momento, le FFS assumono il 75 per cento di questi contributi.
- L’aumento della partecipazione ai costi di malattia. Le FFS volevano aumentare il contributo del personale alle spese dovute alle assenze per malattia dall’1,2 all’1,7 per cento.
Ricordiamo come queste due misure avrebbero ripercussioni dirette sui salari, aumentando le deduzioni di circa l’1 per cento in totale.
Le FFS hanno anche segnalato la loro disponibilità ad abbandonare la terza misura di risparmio, ossia la soppressione dell’invalidità professionale, indipendentemente dalla decisione del Consiglio federale. A questo proposito, hanno chiesto di discuterne con transfair, le altre associazioni del personale e gli altri sindacati con l’obiettivo di modificare le condizioni e i gruppi d’interesse dell’invalidità professionale per motivi medici.
La volontà di rinunciare a queste misure è senz’altro una notizia positiva. transfair informerà sugli ulteriori sviluppi a tempo debito.