Il mega pacchetto di risparmio
Risparmiare, risparmiare e ancora risparmiare. La Confederazione intende snellire il proprio bilancio e a questo scopo ha incaricato un gruppo di esperti d’individuare i possibili tagli. Di recente è stata avviata una procedura di consultazione sul mega pacchetto di risparmio, che interesserà anche le categorie di transfair.


Nei prossimi anni, la Confederazione prevede elevati deficit strutturali, dovuti tra l’altro alle spese aggiuntive per l’AVS e l’esercito. Dato che il Consiglio federale e il Parlamento intendono rispettare a ogni costo il freno all’indebitamento, l’obiettivo è quello di risanare le finanze.
A marzo 2024, il Consiglio federale ha pertanto incaricato un gruppo di esperti di svolgere una verifica dei compiti e un riesame dei sussidi. Il gruppo aveva il compito di proporre misure volte a ridurre il bilancio federale di almeno 3 miliardi di franchi a partire dal 2027 e di almeno 4 miliardi di franchi dal 2030.
Nel settembre 2024, il gruppo di esperti ha consegnato al Consiglio federale il suo rapporto, nel quale venivano indicati più di 60 potenziali ambiti di risparmio per un totale di 4-5 miliardi di franchi per i prossimi anni.
Il pacchetto di sgravio 2027 è in consultazione
Con il rapporto del gruppo di esperti come base, il 29 gennaio 2025 il Consiglio federale ha aperto la procedura di consultazione sul pacchetto di sgravio 2027. L’esecutivo ha adottato quasi tutte le misure proposte avanzate nel rapporto dal gruppo di esperti. Sebbene si sia rinunciato a singole misure per tenere conto dei Cantoni e delle recenti decisioni del popolo, ci sono ancora circa 60 misure di riduzione dei costi, più della metà delle quali richiedono una modifica di legge. Su queste ultime è possibile prendere posizione nel quadro della procedura di consultazione. Le misure, che non richiedono una modifica di legge, vengono invece trattate esclusivamente dal Parlamento.
Ecco in che modo sono interessate le categorie di transfair
Anche le categorie di transfair non ne usciranno indenni. A lasciarci le penne saranno soprattutto l’Amministrazione pubblica e i Trasporti pubblici. Il settore ICT se l’è cavata con una verifica della vendita delle azioni di Swisscom. E anche la categoria Posta/Logistica è interessata solo indirettamente da una misura.
Amministrazione pubblica
Entro il 2028, le spese della stessa Amministrazione federale dovranno essere ridotte di 300 milioni di franchi, di cui 180 milioni a discapito del personale. Inoltre si prevede di recuperare 100 milioni di franchi dalle misure salariali e dalle condizioni d’impiego del personale federale. I restanti 200 milioni saranno invece risparmiati attraverso la rinuncia a determinati compiti e l’aumento dell’efficienza. Particolarmente colpito dalle misure sarà il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), che rischia di subire ulteriori tagli per un totale di 6,25 milioni di franchi.
transfair giudica le misure come molto preoccupanti. Si tratta di un attacco frontale al personale federale: la metà delle misure di risparmio riguardano direttamente le spese per il personale. Ma non è tutto: determinati compiti saranno aboliti e i rispettivi posti di lavoro tagliati. Resta da vedere se sarà possibile trovare nuovi impieghi per gli interessati all’interno dell’Amministrazione. È molto probabile che tutto questo avrà un impatto anche sulla qualità dei servizi.
Anche il settore dei PF dovrà fare i conti con le misure di risparmio. Sono inoltre previsti tagli al contributo di finanziamento della Confederazione pari a 78 milioni di franchi, che dovrebbero essere compensati dai due politecnici federali tramite l’aumento delle tasse universitarie. A tutto questo si aggiunge l’abolizione di diverse sovvenzioni.
Finora non ci sono state ancora conseguenze dirette sul personale del settore dei PF. Con l’attuazione delle misure proposte, non sarà però più possibile evitarle. transfair farà tutto il possibile per impedirle.
Trasporti pubblici
Nel settore dei trasporti pubblici, si sta risparmiando su diversi fronti. Da un lato s’intende ridurre i contributi versati al fondo per l’infrastruttura ferroviaria di 200 milioni di franchi all’anno, il che mette a rischio gli investimenti. Dall’altro lato sono in programma tagli del 5 per cento al traffico regionale viaggiatori. Inoltre, si prevede di sospendere già in anticipo il rimborso dell’imposta sugli oli minerali alle imprese di trasporto concessionarie. Per compensarlo, s’intendono incrementare l’efficienza e le tariffe.
E in futuro anche il traffico viaggiatori transfrontaliero non dovrebbe più essere sostenuto. Un’altra voce provvisoria nella lista dei risparmi previsti dal gruppo di esperti è la rinuncia di misure di promozione del trasporto merci su rotaia. L’argomento è tuttavia oggetto di discussione in Parlamento nell’ambito delle consultazioni in corso.
transfair ha una chiara opinione in merito: le misure concernenti i trasporti pubblici sono sproporzionate e insostenibili. L’attuazione equivale a una deviazione da quanto la Svizzera si prefigge di raggiungere nel settore dei trasporti pubblici: a rischio sono la qualità e la sicurezza. I danni macroeconomici e il deterioramento delle condizioni di lavoro del personale dei trasporti pubblici sono tra le possibili conseguenze.
Posta/Logistica
La categoria Posta/Logistica se la cava relativamente bene, senza subire grandi danni. Contrariamente a quanto proposto dal gruppo di esperti, il Consiglio federale non intende sospendere completamente il sostegno indiretto alla stampa. S’insiste tuttavia sull’abolizione delle agevolazioni per il recapito di media stampati associativi e di fondazione. Quelle destinate alla stampa locale e regionale dovrebbero essere ridotte di 5 milioni di franchi.
Per transfair la misura è in contrasto con gli attuali sforzi del Parlamento: nella sessione invernale 2024, le Camere si sono espresse a favore del mantenimento e rafforzamento del sostegno indiretto alla stampa, che rappresenta uno strumento fondamentale per attenuare le conseguenze della digitalizzazione sui giornali e sulle riviste. I tagli al sostegno graverebbero ulteriormente sul settore, già fortemente sotto pressione.
Prossime fasi delle misure di risparmio
I provvedimenti presentati nel pacchetto di sgravio 2027 sono di ampia portata e potrebbero avere conseguenze molto gravi per le categorie di transfair. Con questo pacchetto il Consiglio federale ha lanciato un chiaro segnale: il servizio pubblico deve essere ridotto e snellito. Le conseguenze a lungo termine delle misure vengono palesemente ignorate.
Tuttavia, sono in consultazione unicamente le misure che richiedono una modifica di legge, il che interessa solo la metà dei tagli che riguardano il servizio pubblico. Infatti, nei seguenti settori il colpo di scure non richiede alcuna modifica di legge: nella stessa Amministrazione federale, nel DFAE, nell’ambito delle tasse universitarie nel settore dei PF nonché nel traffico regionale viaggiatori. Pertanto, in questi casi il sindacato non potrà esprimere la propria posizione nel quadro della procedura di consultazione, ma s’impegnerà a opporsi strenuamente a queste misure con il sostegno della sua presidente e Consigliera nazionale Greta Gysin.
Nel quadro della procedura di consultazione, transfair assumerà una chiara posizione su tutte le misure che richiedono una modifica di legge e s’impegnerà fino in fondo per impedirle. Una cosa è certa: transfair non lascerà nulla di intentato per proteggere nel miglior modo possibile le collaboratrici e i collaboratori del servizio pubblico dall’ingente pacchetto di risparmio!
Ma anche il consuntivo della Confederazione 2024 pubblicato a febbraio mette in discussione l’intero pacchetto di risparmio. Il preventivo si è rivelato ancora una volta eccessivamente pessimistico e i risultati sono decisamente migliori del previsto: invece di 2,6 miliardi, il deficit ammonta soltanto a 80 milioni. Una differenza enorme! Un motivo in più, dunque, per affossare il mega pacchetto di risparmio.