«I costi del personale federale vanno finalmente ridotti!» Sono le parole scandite a una delle conferenze tenutesi all’assemblea dei delegati dell’UDC all’inizio del 2024. Il personale federale – e già qui l’UDC dimostra la sua «competenza in materia» chiamandoli tuttora funzionari – e lo smantellamento dei suoi presunti privilegi d’impiego sono parti integranti del programma di partito.
Nei suoi attacchi populisti e indifferenziati indirizzati al personale federale e alle sue condizioni di lavoro, il partito si basa su alcuni studi dell’Istituto di politica economica IWP (Institut für Wirtschaftspolitik). Stando all’IWP, i salari del personale federale sarebbero del 12 per cento più elevati rispetto a quelli del settore privato. transfair ha avuto modo di dimostrare già in varie occasioni che queste cifre sono sbagliate, in quanto si confrontano mele con pere. L’Istituto, che si dedica molto alla politica e decisamente meno alla scienza, proprio per questo motivo è oggetto di forti critiche.
Per poter controbattere a tali «studi», sarà necessario attendere l’analisi della Confederazione sulle condizioni di impiego del personale federale che provvederà a fornire le basi necessarie. Un confronto basato sui fatti dimostrerà che le condizioni di lavoro federali sono decorose, ma non di certo esagerate in rapporto ad altri datori di lavoro.
Ciononostante, dobbiamo renderci tutti conto che proprio e soprattutto con i partiti borghesi spesso si ottiene ben poco con i fatti. Mettere a punto le condizioni d’impiego del personale federale in questo contesto politico ostile rappresenterà pertanto una delle sfide più complesse nei prossimi anni. transfair è pronto ad affrontarla.
- Matthias Humbel, responsabile categoria Amministrazione pubblica