No all’abolizione della tassa di bollo
La tassa di bollo è una tassa riscossa dalla Confederazione e fa sì che il settore finanziario svizzero non debba pagare l’imposta sul valore aggiunto sui suoi prodotti e sulle sue transazioni. Inoltre, non vengono tassati gli utili sui capitali. Ora il Parlamento desidera abolire una parte di questa «imposta sostitutiva». Nel caso in cui vincesse il sì, andrebbero perse entrate fiscali di almeno 250 milioni di franchi all’anno.
Di norma le riduzioni delle tasse per le grandi aziende portano solo a una cosa: meno introiti per lo Stato. Tutti gli altri contribuenti – che si tratti di PMI o lavoratori – pagheranno quindi più tasse oppure usufruiranno di meno servizi statali. In breve: saranno i lavoratori a pagare lo sgravio per le grandi aziende. E questo in una crisi dovuta al Coronavirus in cui non solo il budget della Confederazione è messo a dura prova, ma anche quello delle singole persone e delle PMI. Il fatto che le grandi aziende siano sgravate e tutti gli altri debbano mettere mano al portafoglio non va. Inoltre, transfair teme che le enormi perdite fiscali porteranno inevitabilmente a tagli nell’ambito dei servizi pubblici, come ad esempio i trasporti pubblici e la formazione oppure a una riduzione dei premi delle casse malati. transfair aveva già sostenuto il referendum contro l’abolizione della tassa di bollo e raccomanda pertanto un no secco alla fregatura della tassa di bollo.