Tempi difficili

Amministrazione pubblica

Tempi difficili

Un gruppo di esperti del Consiglio federale ha definito le misure di risparmio che riguarderanno in modo particolare anche il personale federale. Per le collaboratrici e i collaboratori federali sono previsti tagli pari a 200 milioni di franchi che si ripercuoteranno sulle misure salariali, sulle condizioni d’impiego e sui posti di lavoro. Alla base di tutto questo: uno studio sulle condizioni di lavoro della Confederazione.

Matthias Humbel
Una matita rossa su una tabella di cifre

All’inizio di settembre, un gruppo di esperti del Consiglio federale ha presentato un rapporto su come, a partire dal 2026, potrebbe essere ridotto fino a 5 miliardi di franchi il bilancio federale. Il rapporto ha lo scopo di dimostrare quali compiti e sussidi possono essere eliminati.

Secondo questo gruppo di esperti, si potrebbe anche fare a meno di una parte dell’Amministrazione federale: il loro progetto prevede infatti di risparmiare circa 300 milioni di franchi di risorse proprie dei singoli uffici, di cui circa due terzi direttamente a scapito del personale, il che equivarrebbe a un taglio del 3 per cento del credito per il personale.

Il Consiglio federale intende risparmiare sulle condizioni d’impiego

A metà ottobre, il Consiglio federale ha precisato che intende risparmiare 100 dei circa 180-200 milioni di franchi, che ricadono sul personale federale, sulle condizioni di lavoro. Le possibili aree d’intervento includono la compensazione del rincaro sugli stipendi, la struttura del nuovo sistema salariale nonché altre condizioni d’impiego regolamentate a livello di ordinanze sul personale. I risparmi dovrebbero essere realizzati in linea di massima tra il 2026 e il 2030.

Già nel 2025 nessuna compensazione del rincaro completa?

Ora la Confederazione vuole già risparmiare sulle misure salariali per il 2025. Nonostante il Consiglio federale abbia attualmente previsto una compensazione dell’inflazione dell’1,5 per cento, si prospetta una notevole riduzione di questa percentuale. È molto probabile che anche negli anni a venire sarà difficile ottenere una piena compensazione del rincaro sugli stipendi.

Per transfair è chiaro: queste misure di risparmio devono essere in ogni caso negoziate con i sindacati e le associazioni del personale. transfair non accetterà tanto facilmente in particolare il colpo di scure sulla compensazione del rincaro. Il sindacato in questo caso si aspetta dalla Confederazione un adeguamento. Alla fine di novembre, dopo la chiusura di redazione, le associazioni del personale e i sindacati si sono incontrati con la Consigliera federale Karin Keller-Sutter per discutere su possibili soluzioni.

Condizioni di lavoro esagerate? No!

Alla luce dei cambiamenti demografici, con i numerosi pensionamenti previsti nei prossimi anni, e dell’attuale carenza di forza lavoro specializzata, resta da vedere fino a che punto abbia senso peggiorare le condizioni d’impiego. Ad ogni modo, tali adeguamenti non sono necessari.

Uno studio commissionato dall’Ufficio federale del personale (UFPER) dimostra, ad esempio, che le condizioni di lavoro della Confederazione già oggi non sono affatto eccessive rispetto a quelle del settore privato. Lo studio ha messo a confronto le condizioni d’impiego di un totale di 22 datori di lavoro pubblici, semipubblici e privati e giunge alla conclusione che sono assolutamente comparabili.

Nel complesso sono state confrontate 25 funzioni. Il raffronto dimostra che il livello salariale dei quadri dell’Amministrazione federale è significativamente inferiore a quello del settore privato. In alcune funzioni, gli stipendi della Confederazione si collocano nella fascia alta, ma nel complesso sono in linea con il gruppo di confronto.

E nel settore dei PF?

Il settore dei PF è interessato solo indirettamente dalla verifica dei compiti e dal riesame dei sussidi. Sono in discussione aumenti delle tasse universitarie. Tuttavia, per quanto riguarda le misure salariali il consiglio dei PF tende a orientarsi decisamente verso la Confederazione e soprattutto a evitare accordi salariali cospicui. Per transfair, però, una cosa è chiara: questa volta la situazione iniziale nel settore dei PF è del tutto diversa e il rincaro deve essere compensato.