Rivendicazioni salariali generali per 2024

Mantenere il potere d'acquisto del personale del servizio pubblico

Le previsioni per il rincaro medio annuo relative al 2023 superano nuovamente il 2 per cento e questo dopo che il 2022 si era chiuso con un tasso d’inflazione del 2,8 per cento. Anche se l’anno scorso i risultati salariali nel servizio pubblico sono stati per lo più soddisfacenti, in nessuna categoria è stato possibile compensare completamente il rincaro. Per questo motivo, transfair rivendica la compensazione di quest’ultimo per il 2023 e l’indennizzo del rincaro residuo per il 2022.

Olivia Stuber

Rispetto ai suoi livelli, la Svizzera continua a trovarsi in un picco inflazionistico. Dopo un rincaro annuo medio del 2,8 per cento nel 2022, per il 2023 si prevede nuovamente un tasso d’inflazione che supera il 2 per cento. La situazione finanziaria rimane pertanto critica e i costi della vita in Svizzera continuano a lievitare, il che viene avvertito anche dalle impiegate e dagli impiegati del servizio pubblico. Gli aumenti degli affitti in particolare, ma anche i premi delle casse malati in continua crescita rappresentano un vero e proprio salasso. 

L’anno scorso transfair ha negoziato risultati salariali ampiamente soddisfacenti nelle sue categorie, ciononostante l’inflazione non è stata compensata integralmente in nessuna di esse. La situazione finanziaria delle impiegate e degli impiegati del servizio pubblico si sta pertanto ulteriormente deteriorando e questo nonostante l’aumento delle esigenze nei confronti personale: le continue riorganizzazioni, la carenza di forza lavoro specializzata nonché le diverse misure di risparmio portano a un accresciuto onere lavorativo. Per transfair non è accettabile un aumento dello stress e del lavoro senza compensare il rincaro e mantenere così inalterato il potere d’acquisto del personale. Pertanto, durante le negoziazioni salariali di quest’anno l’attenzione deve puntare chiaramente a mantenere il potere d’acquisto dei dipendenti del servizio pubblico e di conseguenza a compensare integralmente il rincaro.

„„Durante le negoziazioni salariali di quest’anno l’attenzione deve puntare chiaramente a mantenere il potere d’acquisto dei dipendenti del servizio pubblico.

Greta Gysin, Consigliera nazionale e Presidente

Posta/Logistica: focus sul rincaro

Per il 2023 è stato negoziato con la Posta un 2,5 per cento per le misure salariali generali e individuali. I gruppi salariali medio-bassi beneficiano di aumenti di stipendio generali più elevati, mentre per i redditi più alti sono a disposizione più mezzi per gli incrementi retributivi individuali.

Il risultato aziendale per il 2022 a metà strada della strategia «La Posta di domani» mostra valori alquanto solidi. Con 358 milioni di franchi, l’utile operativo della Posta rimane al di sotto degli ottimi risultati conseguiti l’anno precedente, il che è tuttavia riconducibile alle crisi degli anni passati. Questa situazione traspare principalmente dalle variazioni dei volumi dei pacchi e delle lettere. Per questo motivo, per transfair è importante non esigere troppo dalla Posta e formulare rivendicazioni salariali realistiche. L’attenzione è rivolta a compensare i maggiori costi del personale, soprattutto gli aumenti degli affitti e quelli dei premi delle casse malati.

Le collaboratrici e i collaboratori della Posta dimostrano quotidianamente il loro instancabile impegno a condizioni di lavoro in parte estremamente impegnative e questo nonostante in talune unità avvertano sulla propria pelle la pressione finanziaria dell’azienda. Sia per la mancanza di sicurezza di pianificazione presso Servizi logistici, tra l’altro responsabili della logistica di lettere, giornali e pacchi, sia per l’aumento della pressione in termini di rendimento nelle filiali regionali di RetePostale.

transfair rivendica pertanto per la sua categoria Posta/Logistica la compensazione del rincaro.

„„L’attenzione è rivolta a compensare i maggiori costi del personale, soprattutto gli aumenti degli affitti e quelli dei premi delle casse malati.

Kerstin Büchel, Responsabile della categoria Posta/Logistica & membro del consiglio esecutivo

ICT: anche il personale deve poter beneficiare dei buoni risultati aziendali

Nel 2023 Swisscom ha aumentato la massa salariale del 2,6 per cento, accordando una parte generale del 1,3 per cento. Il resto è stato utilizzato per aumenti salariali individuali. I dipendenti a basso reddito hanno ottenuto una quota più elevata della massa salariale rispetto a quelli a reddito più alto.

Mentre transfair accoglie con favore una ripartizione solidale della massa salariale, la parte generale del 1,3 per cento era decisamente insufficiente in proporzione al rincaro annuo del 2,8 per cento. Questo soprattutto al cospetto degli ennesimi risultati aziendali positivi di Swisscom. Il rapporto annuale 2022 presenta un aumento per quanto riguarda il fatturato, l’EBITDA e l’utile netto così come le prospettive per il 2023 sono positive.

Ciononostante, le misure salariali per il 2023 sono risultate piuttosto modeste, cosa che nel 2024 non deve ripetersi, in quanto proprio nel settore ICT i datori di lavoro devono creare condizioni di lavoro particolarmente interessanti per poter attirare manodopera valida anche in futuro. Già ora i posti di lavoro non possono essere occupati più a lungo del solito, motivo per cui il personale è costretto ad assumersi un maggior numero di compiti. Queste difficoltà stanno aumentando a causa della continua pressione di adattamento dovuta alla digitalizzazione e alle riorganizzazioni. Al cospetto di questi oneri aggiuntivi e dei buoni risultati aziendali, transfair ritiene giusto che le imprese permettano alle collaboratrici e ai collaboratori di partecipare al successo aziendale e dimostrino loro il proprio apprezzamento sotto forma di un adeguato aumento salariale.

Nella sua categoria ICT, transfair rivendica pertanto la compensazione del rincaro 2023, incluso il rincaro residuo per il 2022.

Amministrazione pubblica: non risparmiare a discapito del personale

Nel budget 2023, la Confederazione aveva preventivato una compensazione del rincaro del 2 per cento. Alla luce dell’elevato tasso d’inflazione previsto per il 2022, i partner sociali e l’ex Consigliere federale Ueli Maurer si erano infine accordati su una compensazione del rincaro del 2,5 per cento. Per la differenza dello 0,5 per cento, è stato necessario richiedere un credito aggiuntivo in Parlamento, il quale lo ha affondato nella sessione estiva. Ora questo 0,5 per cento deve essere finanziato, ossia risparmiato, dagli uffici stessi, il che fa aumentare ulteriormente la pressione sul personale. La situazione viene aggravata dalla situazione finanziaria del bilancio federale. Per il 2022, la Confederazione presentava un disavanzo miliardario. Per estinguere il deficit strutturale esistente, la Confederazione deve tra l’altro economizzare sul personale. Sono previste misure di risparmio sui crediti per i beni e i servizi nonché per il personale pari a 0,5 miliardi, il che porta a tagli del 2 per cento.

Il personale federale produce sempre di più con meno risorse e il Dipartimento delle finanze si dimostra sempre meno disposto a compensare il rincaro. Non si può andare avanti così: la Confederazione ha sempre considerato la compensazione del rincaro come la prerogativa di un buon datore di lavoro. Proprio e soprattutto in tempi di carenza di forza lavoro specializzata e di un gran numero di persone prossime alla pensione, anche l’Amministrazione federale deve rimanere attraente.

Per questo motivo, per il 2024 transfair rivendica nell’Amministrazione federale e nel settore dei PF la compensazione del rincaro per il 2023, nonché la compensazione del rincaro residuo dell’anno precedente.

Trasporti pubblici: la situazione finanziaria rimane critica

L’anno scorso, transfair ha concordato con le FFS e FFS Cargo un aumento della massa salariale del 3,3 per cento. Le due società hanno utilizzato l’1,8 per cento per aumenti salariali generali e l’1 per cento per aumenti individuali. Lo 0,5 per cento è stato accordato sotto forma di singoli premi. Al cospetto della situazione finanziaria critica in cui si trovano le FFS, dovuta tra l’altro all’aumento dei costi energetici e a un volume di viaggiatori tuttora ridotto, transfair si è detto soddisfatto del risultato.

Stando alle informazioni fornite dalle FFS, nel frattempo la situazione si è attenuata e il numero di viaggiatori è di nuovo in crescita, facendo aumentare i ricavi. Inoltre, transfair ha preso atto dei rincari nel settore dei trasporti pubblici, i quali vengono in parte giustificati con l’aumento dei costi salariali. Purtroppo, a questi raggi di speranza si contrappone la riduzione degli indennizzi per il trasporto regionale di viaggiatori prevista dalla Confederazione a partire dal 2024, che per transfair è inaccettabile. Anche se la situazione finanziaria si sta distendendo solo poco a poco, a garantire in maniera esemplare l’esercizio dei trasporti pubblici alla fin fine non è altro che il personale. E la soddisfazione dei clienti e la puntualità sono tuttora a un alto livello. Per far sì che ciò rimanga così anche in futuro, le collaboratrici e i collaboratori devono sentirsi apprezzati, cosa che non sempre è il caso: le molestie, le minacce e gli atti di violenza rimangono molto frequenti. Il personale è sottoposto a ulteriori pressioni a causa dei, in parte, lunghi turni di servizio in continuo aumento.

Tenendo conto di tutti questi fattori, transfair rivendica dalle imprese dei trasporti pubblici la compensazione del rincaro per il 2023 e la concessione del rincaro residuo per il 2022. In aggiunta, vanno previsti i mezzi necessari per alimentare i sistemi salariali.

Conclusione

In sintesi, durante le negoziazioni salariali di quest’anno l’attenzione di transfair sarà rivolta alla compensazione completa del rincaro, al fine di mantenere il potere d’acquisto delle impiegate e degli impiegati del servizio pubblico.

Contatto

Greta Gysin Presidente

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