Rivendicazioni salariali generali per 2023
L’aumento tangibile dei prezzi colpisce il bilancio delle economie domestiche dei collaboratori del servizio pubblico. Nel 2023, i lavoratori dovranno affrontare anche un significativo aumento dei premi delle casse malati e degli affitti. Il personale del servizio pubblico si è adoperato per il mantenimento delle prestazioni essenziali del servizio universale, nonostante la crisi del Coronavirus. È ora che i datori di lavoro prendano delle misure appropriate sull’inflazione crescente e che garantiscano il potere d’acquisto dei collaboratori.
I lavoratori delle categorie di transfair hanno nuovamente contribuito con la loro perseveranza e la loro affidabilità al mantenimento di quel pilastro portante che è il servizio pubblico. Gli sforzi del personale occupato nelle categorie Trasporti pubblici, Amministrazione pubblica, ICT e Posta/Logistica hanno permesso di garantire costantemente l’approvvigionamento di base in tutte le regioni della Svizzera.
Anche il personale del servizio pubblico è confrontato con la problematica dell’erosione del potere d'acquisto. Le ultime previsioni della Banca nazionale svizzera valutano il rincaro del 2022 al 2,8 per cento, il quale potrebbe ancora evolvere al rialzo. Attualmente, i costi aumentano principalmente nei settori degli alloggi, dell’energia, dei prodotti alimentari e dei trasporti. Sono previsti ulteriori sviluppi, come il notevole aumento dei premi delle casse malatti e degli affitti, previsto per il 2023. Questa situazione spinge transfair a esigere più che mai degli aumenti di stipendio generali nelle categorie e, come minimo, la compensazione del rincaro per il 2022. A seconda delle categorie, saranno avanzate ulteriori rivendicazioni, tenendo conto dell’aumento dei premi delle casse malati. transfair insisterà soprattutto su aumenti che favoriscano i collaboratori collocati ai livelli inferiori delle fasce salariali al fine di ridurre il divario in seno a queste fasce. Saranno altresì prese in considerazione delle misure generali sotto forma di importi fissi.
Nelle categorie di transfair, il carico di lavoro si intensifica. I collaboratori devono destreggiarsi con i nuovi strumenti di lavoro, mentre allo stesso tempo le loro attività diventano più complesse, in particolare a causa dei processi digitali. Le riorganizzazioni ripetitive instaurano un clima di incertezza tra il personale. Gli studi mostrano che prosegue la tendenza all’aumento costante dello stress legato al lavoro. La pandemia è stata senz’altro un fattore aggravante. Tuttavia, la pressione esercitata sulle spalle del personale del servizio pubblico è da tempo una realtà. I collaboratori di questo settore sono stati fondamentali nell’evitare che il Paese fosse paralizzato durante la pandemia di
Coronavirus. Alla luce di tutti questi aspetti, transfair non tollera le minacce di tagli al budget da parte del Parlamento. Il servizio pubblico ha provato di aver svolto un ruolo stabilizzante in periodo di crisi e la politica deve trarne le conseguenze.
Trasporti pubblici: negoziazioni sotto il segno del nuovo sistema salariale
L’anno scorso, le FFS e FFS Cargo hanno attribuito un aumento della massa salariale dello 0,8 per cento alle misure individuali, dello 0,4 per cento alle prestazioni molto buone e dello 0,15 per cento agli stipendi che si collocano nei due terzi inferiori della fascia salariale. Queste misure erano già state concordate nell’ambito del precedente sistema salariale. Quest’anno segna una svolta: transfair negozierà con le FFS le misure che saranno distribuite al 1° maggio 2023, secondo il nuovo sistema salariale. Il nostro sindacato metterà in risalto gli aumenti salariali generali. Richiederà la compensazione del rincaro e dell’aumento dei premi delle casse malati. transfair rivendicherà inoltre la garanzia degli aumenti di stipendio individuali secondo i vari sistemi salariali in un intervallo tra lo 0,8 e l’1,2 per cento.
transfair si oppone fermamente alle esigenze delle FFS e FFS Cargo di abbassare lo stipendio netto dei collaboratori al fine di compensare le perdite dovute al Coronavirus e gli impegni economici presi a tale proposito nei confronti della Confederazione. Queste esigenze sono in contraddizione con l’inflazione crescente, la mancanza di manodopera e l’attrattiva dei datori di lavoro. Nel 2021, il personale ha già subito una forte riduzione della sua evoluzione salariale.
Con l’abolizione delle misure sanitarie, la frequentazione dei trasporti pubblici aumenta e si avvicina di nuovo al livello del 2019. Dal 2020, il personale di questa categoria, in particolare sul campo, ha dovuto lavorare in un clima professionale segnato dall’incertezza e dai rischi sanitari. La totalità dei collaboratori della categoria ha contribuito a far funzionare l’infrastruttura ferroviaria, la cui importanza sistemica è già stata dimostrata. Questo lavoro merita un chiaro segno di riconoscimento che deve riflettersi negli stipendi.
Amministrazione pubblica: è necessario un recupero salariale
Negli ultimi due anni, transfair è stato prudente nelle sue rivendicazioni salariali, poiché la pandemia di Coronavirus ha influenzato fortemente il budget federale. Alla luce dell’impegno straordinario fornito dal personale e degli aumenti salariali accordati in altre imprese nel 2021 e nel 2022, quest’anno, per transfair, vi è una chiara necessità di recupero salariale. La Confederazione deve prevedere un margine di manovra sufficiente per garantire questo recupero e compensare altresì il rincaro del 2022. L’anno scorso, transfair aveva chiesto che il rincaro fosse compensato. La Confederazione non l’aveva preventivato e ha dovuto essere finanziato con crediti supplementari. È stato in seguito rivisto al rialzo (0,6 invece dello 0,5 per cento previsto). transfair esige che la differenza sia compensata nelle misure salariali del 2023.
Il personale federale ha fornito delle prestazioni straordinarie nel corso degli ultimi due anni. Non solo ha garantito che siano versate le indennità di disoccupazione parziale, ma ha anche instaurato e assicurato il mantenimento delle infoline Coronavirus e sviluppato nuovi progetti informatici sui crediti Coronavirus. Sul campo, i doganieri e le guardie di confine sono sempre tenuti a gestire situazioni complesse legate alla pandemia. Queste categorie professionali sono inoltre al centro di una riorganizzazione la cui gestione è criticata sotto vari aspetti e questo aumenta l’insicurezza. Nel settore dei PF, transfair richiederà inoltre un margine di manovra sufficiente per garantire la compensazione del rincaro.
ICT: un risultato finanziario di nuovo molto solido
Nel 2022, il personale di Swisscom ha beneficiato di un aumento dello 0,8 per cento della massa salariale. Sono stati versati aumenti generali nella fascia salariale, così come dei pagamenti unici per i dipendenti che si collocano al di sopra di questa fascia. Il bilancio del 2021 di Swisscom è nuovamente notevole. L'impresa ha aumentato il suo fatturato dello 0,7 per cento rispetto al 2020 per raggiungere un fatturato di oltre 11 miliardi di franchi. Swisscom ha raggiunto un utile netto di oltre 1,8 miliardi di franchi, il che rappresenta un aumento del 20 per cento rispetto all’anno precedente. transfair ritiene che sia essenziale che i risultati solidi conseguiti dall’impresa si ripercuotano sui risultati salariali.
Poiché questi risultati sono stati possibili unicamente grazie ai grandi sforzi forniti dal personale. Quest’ultimo ha ancora una volta fatto tutto il possibile per garantire un'infrastruttura di rete di qualità e permettere a una parte sempre più significativa di collaboratori di lavorare da casa. Sul campo, i dipendenti di cablex e degli shop mostrano un impegno costante dall'inizio della pandemia. Nonostante i dati positivi, Swisscom mantiene la sua volontà di ridurre i costi. Le ristrutturazioni esercitano una pressione sempre più palpabile sul personale.
transfair determinerà le sue rivendicazioni dettagliate per la categoria nell'autunno 2022. La situazione economica sarà ovviamente presa in considerazione. Attualmente, il nostro sindacato sta negoziando un nuovo contratto collettivo con Swisscom. Il risultato di queste negoziazioni importanti avrà un impatto sulle rivendicazioni e sui risultati salariali.
Posta/Logistica: l'impegno straordinario del personale deve essere ricompensato
Per il 2022, la Posta ha concesso un aumento dello 0,9 per cento della massa salariale per misure individuali ed è stato aumentato il salario minimo. Come riconoscimento per gli sforzi forniti durante la pandemia, è stato versato un premio di 500 franchi ai collaboratori. transfair finalizzerà le rivendicazioni salariali per il 2023 nell’autunno 2022. La Posta mostra risultati positivi: il suo utile consolidato è passato da 279 milioni di franchi nel 2020 a 457 milioni di franchi nel 2021 (+64 per cento). transfair richiederà in ogni caso per il 2023 la compensazione del rincaro e resterà vigile sull’evoluzione della situazione economica per formulare delle rivendicazioni definitive.
Nonostante la pandemia, le condizioni delicate e i volumi senza precedenti, il personale della categoria ha continuato a garantire il servizio postale universale. Le fattorine e i fattorini hanno distribuito regolarmente un nuovo numero record di pacchi, ovvero più di 202 milioni di unità: questo lavoro, fisicamente impegnativo e reso ancora più delicato dalla pandemia, deve essere riconosciuto. Presso PostMail, la posta B è arrivata ancora più puntualmente nelle bucalettere delle case svizzere rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda PostFinance, il lavoro straordinario dei collaboratori ha permesso di aumentare il risultato d’esercizio del 2021.
Il personale del gruppo Posta continua a far fronte all’insicurezza, in particolare a causa del riorientamento strategico «La Posta di domani» e degli interrogativi sul futuro del servizio universale postale, come il rapporto del gruppo di esperti «Egerszegi». La categoria si trova in una fase di trasformazione durevole, segnata dalla digitalizzazione e dalle riorganizzazioni. Bisogna prendere in considerazione questi elementi nel quadro delle negoziazioni salariali.
Per informazioni complementari:
Albane Bochatay
responsabile politica
albane.bochatay@transfair.ch
M 079 234 70 17