Intervista con Sylvia Frigeni, segretaria regionale della regione Ovest
Sylvia, sei segretaria regionale della regione Ovest. Alcuni già ti conoscono, altri ancora no. Puoi presentarti brevemente?
Come mi chiamo già lo sapete. Prima di iniziare a lavorare per transfair il 1° maggio 2014, sono stata 26 anni alle dipendenze di Swisscom. Come segretaria regionale garantisco tra l’altro l’assistenza ai membri, sono a disposizione per casi individuali e, come già detto, fornisco loro consigli su tutte le questioni concernenti il prepensionamento.
Mi occupo da molto tempo di previdenza per la vecchiaia e ho partecipato a un corso offerto dall’istituto di formazione continua ARC. Inoltre, mi sono dedicata per molto tempo alla cassa pensioni complan. Tutto questo mi ha aiutata ad acquisire le conoscenze necessarie per le consulenze.
Da quando a giugno 2021 transfair ha lanciato questa offerta, più di 100 persone da tutta la Svizzera hanno contattato il sindacato. La consulenza è molto gettonata. Che esperienze hai fatto?
Ho avuto modo di condurre già 17 colloqui estremamente interessanti e altri 10 sono in programma. Mi piace lo scambio personale e ogni volta apprendo qualcosa di nuovo. Questa marcia in più ovviamente mi tornerà utile anche per il mio pensionamento.
Come si svolge in genere il colloquio?
Fornisco spiegazioni sul certificato di previdenza che non sempre è chiaro a tutti, in particolare le diverse cifre concernenti le rendite mensili, la rendita transitoria e l’importo annuo previsto, qualora a 64 o 65 anni abbiano ancora a carico figli aventi diritto al mantenimento.
L’andamento del colloquio dipende sempre anche dalle domande che mi si pongono. La pianificazione della pensione include molti temi legati tra loro e decisioni che hanno conseguenze a lungo termine, come ad esempio la scelta tra la rendita o il capitale accumulato nella cassa pensioni.
Come percepisci le persone che vengono in cerca di consigli? Qual è la loro motivazione?
Molti hanno sentimenti contrastanti in fatto di pensionamento. Le consulenze aiutano loro a vederci un po’ più chiaro. Mentre molte persone non vedono l’ora di poter passare a questa terza fase della vita, altre non hanno fretta. Nelle imprese aumenta la pressione per raggiungere gli obiettivi. I motivi più frequenti per ritirarsi dal mondo del lavoro sono il raggiungimento del diritto alla rendita nonché l’esigenza di potersi godere il più a lungo possibile il pensionamento. Lo stato d’animo è molto «zen» e rilassato, le persone sono allettate dal pensiero di andare in pensione con anticipo, di potersela permettere a livello finanziario e di godersi il tempo libero.
Quali sono state le reazioni da parte dei membri o dalle persone a cui hai fornito consulenza?
I feedback sono sempre stati positivi. Sono contenta di essere riuscita ad aiutarli a fare ordine tra i loro pensieri e ad affrontare il tema del (pre-)pensionamento in modo più positivo e ordinato.
C’è qualcosa che vorresti dire a tutti i costi e che le persone non chiedono mai?
Che non è mai troppo presto per iniziare a pianificare il pensionamento. Perché prima si inizia a riflettere su come si intende vivere la propria vita dopo il ritiro dal mondo del lavoro, più si può affrontare questa nuova fase di vita con fiducia.